
Il progetto “Armonie giottesche” è sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo nell’ambito del bando Culturalmente 2015, per il quale la Fondazione ha messo complessivamente a disposizione 1 milione di euro per associazioni culturali giovanili. Il bando mira a promuovere progetti in grado di favorire l’inclusione sociale ponendo particolare attenzione alle diversità; valorizzare le reti sociali e istituzionali; dare impulso allo sviluppo sostenibile culturale, sociale e turistico del territorio; contribuire a migliorare l’offerta culturale locale; promuovere modelli di gestione efficaci che restituiscano alla collettività spazi quali musei, aree protette, parchi; ridurre il disagio sociale in alcune zone degradate attraverso la loro riqualificazione, così da valorizzare aree pubbliche problematiche delle città.
Il Valentini Poliambulatorio Centro Medico , situato nel cuore del centro storico di Padova, è una struttura sanitaria polivalente che offre visite ed esami strumentali nelle principali branche specialistiche.
Sono oltre trenta gli specialisti che, per la loro competenza e comprovata esperienza, prestano la loro opera nella nostra struttura.
Alcune specialità vengono fornite in regime di convenzione come l’allergologia, la ginecologia, la dermatologia, l’otorinolaringoiatria e la cardiologia. Le altre specialità sono in regime libero professionale.
La struttura è convenzionata, con il Servizio Sanitario Nazionale per quanto concerne tutta l’attività di laboratorio di analisi. Il cittadino può quindi usufruire di questo servizio con le stesse modalità delle strutture pubbliche.
Il Valentini Poliambulatorio Centro Medico è un’organizzazione moderna e flessibile, che pone la persona al centro dell’attività, e si impegna a fornire un servizio di qualità, sicuro, efficiente, efficace, completo e soddisfacente.
Il Consorzio sociale Giotto, che si propone con il brand Officina Giotto, nasce dalla volontà di coordinare e offrire nuovi servizi ai laboratori della casa di reclusione Due Palazzi di Padova realizzati dalle cooperative sociali Giotto e Work Crossing. La Giotto, presente nel penitenziario padovano dal 1991 con alcuni corsi di giardinaggio che terminavano con l’inserimento all’esterno di alcuni detenuti, a partire dal 2001 inizia a far lavorare i detenuti anche all’interno del carcere. Al consorzio fanno capo nel corso degli anni le lavorazioni che vengono via via ad aggiungersi in questo piccolo e operoso angolo di Nordest dietro le sbarre: le cucine dell’istituto, la celebre Pasticceria Giotto del carcere di Padova, il call centre e il montaggio di valige e gioielleria dal 2005, e poi le business key per la firma digitale e l’assemblaggio di biciclette, solo per citare le più rilevanti. Si arriva così ai giorni nostri con un consorzio che dà lavoro attraverso le consociate a quasi 500 lavoratori, di cui il 43% circa in condizioni di svantaggio, per un fatturato aggregato di circa 20 milioni nel 2015. Circa 150 infine detenuti che lavorano ad oggi per il Consorzio dentro e fuori la casa di reclusione.